È appena stato pubblicato il nuovo catalogo di arte moderna Mondadori, Volume 55. Siamo molto orgogliosi delle pagine dedicate a Tonino Lombardi.
The new Mondadori Modern Art Catalog has just been published, Volume 55. We are very proud of the pages dedicated to Tonino Lombardi.
Siamo lieti di comunicarvi che a Novembre 2018 è stato pubblicato il nuovo Catalogo dell’Arte Moderna, Numero 54, Editoriale Giorgio Mondadori.
Sono state dedicate 3 pagine all’artista Tonino Lombardi, dove troverete illustrate 6 opere pittoriche ed una breve biografia.
We are pleased to inform you that in November 2018 the new Catalogo dell’Arte Moderna, Issue 54, edited by Editoriale Giorgio Mondadori, was published.
Three pages have been dedicated to the artist Tonino Lombardi, including 6 paintings and a short biography.
Nos complace informaros que en noviembre de 2018 se publicó el nuevo Catalogo dell’Arte Moderna, Número 54, editado por Editoriale Giorgio Mondadori.
Se han dedicado tres páginas al artista Tonino Lombardi, que incluyen 6 pinturas y una breve biografía.
Con il patrocinio del Comune di Ferrara e dei Musei Civici, il 24 aprile 2015 al Museo Casa Ariosto di Ferrara, si inaugura la mostra personale retrospettiva del maestro Tonino Lombardi
Museum Casa Ariosto – the 24th of April 2015 at 6,00 pm the retrospective exhibition of the painter and sculptor Tonino Lombardi opens – with the support of Ferrara City and the Musei Civici. Tel. 0532 244949
Sabato 14 febbraio alle ore 16,30 presso il Museo ARCOS di Benevento in corso Garibaldi, 1 sarà inaugurata la mostra
“Tonino Lombardi Paesaggi dell’astrazione”.
Patrocinata dalla Provincia di Benevento e dalla Camera di Commercio, Industria
e Artigianato.
Info: tel. 0824 312465 – fax 0824 312506
La retrospettiva dedicata all’artista pugliese, ma romano di adozione, scomparso nel 2008, raccoglie trenta opere fra dipinti di media dimensione ed alcuni disegni, realizzati tra la seconda metà degli anni Novanta e i primi del Duemila. Si tratta di una selezione di opere caratterizzate da una forte matrice astratto-lirica, attraverso la quale l’artista rilegge i tratti di paesaggi della memoria, ripercorrendo una linea che lo riporta ai territori della sua giovinezza, alle “murge”, al colore caldo delle rocce che affiorano tra giardini animati da una tavolozza espressionista. Una visione del mondo priva dell’enfasi della realtà, anzi piegata al dettato di una sorta di malinconia, quasi di perdita. La mostra curata da Caterina Pocaterra ed Annamaria Restieri si avvale di una nota introduttiva di Ferdinando Creta, direttore del Museo, che nel sottolineare la congruità dell’iniziativa con il programma che l’ARCOS sta portando avanti da qualche tempo, sottolinea che essa «in breve riassume una parte significativa dell’esperienza di un artista della nostra terra, nato a Monteleone di Puglia, un centro posto proprio a confine orientale del beneventano, sull’asse che dal capoluogo va verso la Capitanata. […] La scelta che le curatrici hanno operato nel vasto repertorio di esperienze condotte dall’artista tra il decennio Ottanta e il 2007, ha guardato all’interesse di Lombardi per la natura, intesa quale manifestazione di un lirismo evocativo di stati d’animo. Un lirismo che risente delle frequentazioni con scrittori, poeti tra questi Moravia, la Spaziani, Accrocca, Riviello; figure che hanno segnato profondamente la sua pittura». In sostanza «le opere di Lombardi – è quanto rileva Pocaterra – sono territori della riflessione, della memoria, sono audaci pagine di un diario sulle quali risiede la sua preziosa intimità. La percezione dei soggetti dipinti in questi anni, coinvolge l’immaginazione e, per gradi successivi, l’attenzione è richiamata ad interpretare e a riflettere sull’universo che c’è dentro ciascuno di noi e non soltanto su quello che possiamo osservare con i nostri occhi e sentire come esseri sensibili. La forza espressiva di Lombardi si addentra nei sentimenti, cercandone la natura». Dal suo canto Restieri evidenzia come «l’esperienza di Lombardi sia una pratica creativa estremamente personale, lontana dall’enfasi aleatoria di matrice espressionista, e sorretta dalle forze contrapposte del segno-forma e della materia-colore, della luce e delle ombre, del reale e dell’immaginario che dominano lo spazio alla ricerca di un loro giusto bilanciamento. […] La memoria, che lo accompagna tenacemente durante tutto il ‘viaggio’ pittorico, rivive nei bagliori di una luce baluginante, nei flussi magmatici dei segno, nel lievito poetico dei verdi, dei gialli, dei rossi, nelle introspezioni metafisiche dei neri e nelle condensazioni grigiastre che riquadrano la scena». A far da corredo alla mostra è un elegante catalogo pubblicato da Verduci edizioni di Roma che oltre ai testi critici, si avvale di un’ampia antologia della critica, di un selezionato repertorio iconografico e di apparati bio-bibliografici.